Norcineria di antica tradizione


La presenza del maiale accanto all'uomo è millenaria: il suo addomesticamento sembra risalire al 7000 a.C. I Greci e isalame di frattula Romani lo apprezzavano moltissimo per le sue carni facendone anche la vittima sacrificale agli dèi. In relazione al nostro più recente passato, dobbiamo rilevare come l'importanza di questo animale sia rimasta pressoché invariata per tutti questi secoli. L'uccisione del maiale e la successiva "pista" o "salata", come viene chiamata nelle Marche la lavorazione delle carni suine, erano giorni di festa. Le carni di maiale sono consumate fresche o trattate per la loro conservazione e relativo utilizzo durante il corso dell'anno. Per le popolazioni rurali della nostra regione e non solo, le carni conservate di maiale erano spesso le uniche che si avevano a disposizione: le lonze e il prosciutto avevano la durata più lunga insieme a quella del lardo che, usato per dare sapore particolare ai condimenti, doveva arrivare almeno a quando non si uccideva di nuovo il maiale.

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Il salame è il prodotto tipico del "Suino di Frattula"
che, pur non essendo una razza particolare, si presenta come il frutto di un allevamento tradizionale e, soprattutto, di una alimentazione genuina con farine e mangime che la natura ha sempre assicurato: ghiande, erbe, fave, granoturco, ecc. salsicce di frattulaAttualmente esiste uno speciale "Regolamento di produzione" che prevede, oltre la delimitazione del territorio situato nei comuni di Trecastelli (Castel Colonna, Ripe e Monterado), Corinaldo e Senigallia, una precisa tabella di alimentazione: frumento tenero e duro e relativa crusca, orzo e farina di orzo, farina di mais e di fava, sorgo, granella di favino, macinata, pisello proteico, barbabietola e altri foraggi da radice, nonché sottoprodotti orticoli (zucche, meloni, cocomeri, mele, ecc.) e il latticello delle lavorazioni casearie. Nella fase finale è contemplato l'uso della ghianda. Tutto rigorosamente equilibrato, proprio come hanno fatto i contadini per secoli. Un allevamento tradizionale per una materia prima di qualità superiore: un autentico "prodotto di fattoria". Lo stesso regolamento o disciplinare prevede dettagliatamente le modalità per confezionare il "Salame di Frattula", dalle parti utilizzabili, alla salatura, all'aggiunta di pepe, aromi naturali ed essenze caratteristiche del luogo, fino all'asciugatura e alla stagionatura.